Premesse
L'amiodarone è un farmaco utilizzato per il trattamento dei battiti cardiaci irregolari (aritmie) che non rispondono alle comuni terapie antiaritmiche.
L'amiodarone può causare alterazioni della funzione tiroidea in circa il 20% dei pazienti; tra questi, la tireotossicosi, una condizione caratterizzata da elevati livelli degli ormoni tiroidei circolanti’ è quella più pericolosa per il cuore. La tireotossicosi indotta da amiodarone (AIT) può essere difficile da trattare perché i due tipi di AIT, che necessitano di terapie mediche completamente differenti, non sono sempre facilmente differenziabili. L'AIT di tipo 1 è causata dall'elevato contenuto di iodio dell'amiodarone, un componente principale degli ormoni tiroidei, che porta a una eccessiva produzione ormonale da parte della tiroide: si tratta di un ipertiroidismo stimolato dall’eccessiva quantità di iodio contenuta nel farmaco; in altri termini, l’eccesso di iodio accelera tutta la sequenza di eventi che porta alla produzione degli ormoni tiroidei (Tiroxina, T4 e Triiodotironina, T3). L'AIT di tipo 2 è causata al danno diretto che l’amiodarone esercita sulle cellule tiroidee; in questo caso, l’eccesso di ormoni tiroidei che si riscontra nel sangue non è dovuto all’aumentata produzione ma alla fuoriuscita di Tiroxina e Triiodotironina da parte della tiroide danneggiata dal farmaco. L'AIT di tipo 1 è trattata con farmaci antitiroidei per interrompere la produzione di ormone tiroideo. L'AIT di tipo 2 è trattata con cortisonici per ridurre l'infiammazione e favorire la riparazione della tiroide danneggiata.
La tireotossicosi rappresenta un rischio per il cuore, sia perché può favorire l’insorgenza di battiti irregolari (aritmia) sia perché ne può alterare la funzione di pompa, portando ad insufficienza cardiaca. I pazienti che assumono amiodarone hanno una malattia cardiaca sottostante, spesso grave; è, quindi, molto importante curare rapidamente la tireotossicosi per ridurre al minimo l’impatto negativo dell’eccesso degli ormoni tiroidei sul cuore. Se la diagnosi del tipo di AIT non è corretta, oppure avviene tardivamente, potrebbe esserci un ritardo nell’iniziare la terapia medica corretta. Questo studio ha esaminato se la terapia medica iniziale ricevuta dai pazienti con AIT influisce sugli eventi cardiovascolari.
Titolo completo dell'articolo
Cappellani D et al 2023 Real-life data on the effect of medical therapy for amiodarone-induced thyrotoxicosis on CV events and hospitalizations. J Clin Endocrinol Metab 108:1298–1307. PMID: 36585895
Riassunto dello studio
Sono stati inclusi nello studio 313 pazienti con AIT valutati e trattati presso l'Università di Pisa tra gennaio 1997 e maggio 2020. Sono state utilizzate le informazioni ottenute dalle loro cartelle cliniche.
I pazienti sono stati divisi in due gruppi in base al trattamento iniziale ricevuto prima di essere visitati presso la sezione di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa: gruppo di terapia appropriata se hanno ricevuto il trattamento appropriato per il tipo di AIT e gruppo di terapia inappropriata se non hanno ricevuto alcun trattamento o il trattamento sbagliato per il tipo di AIT. I risultati confrontati tra i due gruppi includevano la durata della tireotossicosi e la frequenza degli eventi cardiaci (tra cui aritmia, insufficienza cardiaca congestizia, infarto e ictus), ospedalizzazione e interventi chirurgici urgenti di tiroidectomia eseguiti per controllare la tireotossicosi.
Tra 313 pazienti, 108 hanno ricevuto una terapia appropriata e 205 una terapia inappropriata. I pazienti appartenenti al gruppo di terapia inappropriata hanno avuto una durata più lunga di tireotossicosi e, quindi, il cuore è stato esposto più a lungo all’eccesso di ormoni tiroidei. I pazienti nel gruppo di terapia inappropriata hanno avuto più eventi cardiaci rispetto a quelli nel gruppo di terapia appropriata (33% contro 5%). Inoltre, i pazienti appartenenti al gruppo di terapia inappropriata hanno avuto più ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici urgenti di tiroidectomia rispetto a quelli del gruppo di terapia appropriata (25% contro 7% per i ricoveri ospedalieri e 7% contro 2% per gli interventi chirurgici urgenti alla tiroide). Gli effetti collaterali del trattamento sono stati minimi e simili tra i due gruppi.
Quali sono le implicazioni di questo studio?
Gli autori hanno concluso che, nei pazienti con tireotossicosi indotta da amiodarone, iniziare un trattamento appropriato riduce la durata della tireotossicosi e i rischi di eventi cardiaci maggiori, l’ospedalizzazione e gli interventi chirurgici urgenti di tiroidectomia. Questo studio dimostra:
1. che è importante differenziare il tipo di AIT, perché permette di iniziare la terapia corretta
2. che è importante non perdere tempo; l’attesa equivale a una terapia sbagliata
3. che nei casi in cui la distinzione dei due tipi di AIT non è chiara, è ammesso iniziare la terapia medica per entrambi i tipi di AIT, in attesa di inviare prontamente il paziente ad un centro di riferimento.
Fonte: Clinical Thyroidology for the Public, Novembre 2023 volìume 16, numero 11, pagine 2-3