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Lo Iodio

Per visite private a Pisa e Roma sulle malattie da eccesso o difetto di Iodio potete consultare il Prof. Bogazzi.

Lo iodio è un elemento indispensabile per la produzione degli ormoni della tiroide; l’organismo non  è in grado di produrre iodio, per cui, questo elemento, deve essere assunto con la dieta di cui è parte essenziale.

Alcuni alimenti contengono un contenuto maggiore di altri (ad esempio, ricchi di iodio sono il latte e i derivati del latte, le uova, il pesce, lo yogurt, la soia, alcuni  complessi multivitaminici). Se lo iodio è insufficiente può verificarsi un aumento di volume della tiroide (gozzo) e, se questa mancanza è molto grave, la tiroide non riesce a produrre una quantità adeguata di ormoni (ipotiroidismo); la grave insufficienza di iodio durante la gravidanza espone il neonato al rischio di un ritardo psico-fisico.

Si stima che circa il 40% della popolazione mondiale sia a rischio di insufficiente apporto di iodio.


La carenza di iodio

In linea generale, il difetto di iodio è valutato nella popolazione e non nel singolo individuo.

Dato che lo iodio è rilasciato dall’organismo nelle urine, il modo più semplice per stabilire la mancanza di iodio in una popolazione è quello di misurarlo in un campione di urine.

Il deficit di iodio si verifica quando la concentrazione mediana di iodio nelle urine di una popolazione è inferiore a 50 micro-grammi per litro (cioè il 50% della popolazione ha valori di iodio al di sotto di 50 microgrammi per litro di urine).

Come curare la carenza di iodio

Nel corso degli ultimi 80 anni è stato fatto un notevole sforzo per eliminare la carenza di iodio nel mondo ed infatti questo è stato ed è uno dei principali obiettivi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’uso del sale iodato ha rappresentato ed ancora rappresenta il mezzo principale per contrastare la carenza di iodio nel mondo.

La quantità di iodio giornaliero raccomandata per una persona adulta è di circa 150 micro-grammi. L’apporto giornaliero di iodio deve essere aumentato a circa 220 micro-grammi al giorno durante la gravidanza  e a circa 290 mcg al giorno durante l’allattamento.

In linea generale un cucchiaio da tè di sale iodato contiene circa 400 micro-grammi di iodio.


L’eccesso di iodio

Anche l’eccesso di iodio può provocare problemi; questo accade, principalmente, nelle persone che hanno una preesistente malattia della tiroide, come i noduli o l’ipertiroidismo o la tiroidite cronica autoimmune.

E’ soprattutto la grande quantità di iodio contenuta in alcuni farmaci (amiodarone) o nel mezzo di contrasto iodato usato per esami radiologici o l’eccessiva assunzione di alcuni alimenti, a provocare l’ipertiroidismo o l’ipotiroidismo da iodio.