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I noduli tiroidei ad alto rischio causano stress

Noduli tiroidei ad alto rischio sono fonte di forte stress che dovrebbe essere gestito assieme al nodulo.

23 luglio 2025 / Endocrinologia

Premesse I noduli tiroidei sono di frequente riscontro nella popolazione generale; spesso non danno disturbi e vengono rilevati con esami ecografici eseguiti per altri motivi, e in tali circostanze sono presenti anche nel 60% dei soggetti.
L’insorgenza dei noduli tiroidei è associata al sesso, all'età, allo iodio, alle radiazioni ionizzanti e a fattori genetici. I noduli tiroidei sono nella maggior parte dei casi (90-95%) benigni e solo nel 5-10% sono carcinomi.
Il carcinoma della tiroide è, tuttavia, il tumore endocrino maligno più comune, rappresentando circa il 2% di tutti i tipi di cancro a livello globale, con i pazienti di sesso femminile che rappresentano il 77% dei casi; il suo riscontro è in aumento in tutto il mondo mostrando una tendenza ad interessare le fasce d’età più giovani.
Alcuni studiosi ritengono che l'eccessiva pressione psicologica e le emozioni negative a lungo termine, come l'ansia e la depressione, possano essere uno dei fattori di rischio per le malattie della tiroide. Alcuni studi hanno addirittura esaminato le emozioni negative come fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di noduli tiroidei e del carcinoma tiroideo. Tuttavia, è poco noto se esita una relazione diretta tra i fattori psicologici e i noduli tiroidei (benigni o maligni). Le malattie della tiroide sono sempre state strettamente associate a disturbi psichiatrici o psicologici. Ad esempio, l'ipertiroidismo (l’eccessiva produzione di ormoni tiroidei) è stato associato alla presenza di ansia mentre l’ipotiroidismo (la difettosa produzione di ormoni tiroidei) più frequentemente si associa a disturbi di tipo depressivo. I pazienti con tiroidite di Hashimoto (una malattia autoimmune della tiroide che può portare all’ipotiroidismo) sembrano avere una maggiore prevalenza di tratti psicologici negativi. Le emozioni negative possono compromettere il sistema immunitario, portando a disfunzioni immunitarie che possono determinare un'infiammazione cronica. Secondo alcuni Autori l'infiammazione cronica non solo influisce sulla funzione tiroidea, ma può rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di varie patologie inclusi i noduli tiroidei.
Dall’altra parte non è noto se la presenza di un nodulo tiroideo può essere fonte di stress; in particolare, non è noto se esiste una relazione tra il grado di rischio citologico (vale a dire in rischio di malignità) e la successiva comparsa di una condizione di disagio psicologico o di stress.

Titolo del lavoro originale Wang P. et al. Mental Health Status of Patients with Thyroid Nodules: A Cross-Sectional Study. J Multidiscip Healthc. 2025 May 9:18:2641-2650, doi: 10.2147/JMDH.S513795. eCollection 2025

Riassunto del lavoro Gli Autori hanno studiato 7645 adulti che hanno eseguito visite endocrinologiche, ecografia della tiroide ed esami di funzione tiroidea; inoltre, i pazienti hanno compilato questionari che forniscono informazioni sullo stato di salute mentale e sui livelli di stress percepito, come la Symptom Checklist-90 (SCL-90) e lo Stress Self-Assessment Questionnaire-53 (SSQ-53).
Il grado di rischio dei noduli tiroidei era stabilito su base ecografica; i noduli sono stati classificati in gruppo ad alto rischio e gruppo a basso rischio. Le differenze tra i due gruppi sono state confrontate in termini di caratteristiche generali, punteggi sullo stato di salute mentale e indici di laboratorio.
Come atteso, i noduli tiroidei erano più frequenti nel sesso femminile. I pazienti con noduli ad alto rischio avevano un punteggio totale di SCL-90 (p=0.044) e di SSQ-53 (p=0.003) più elevato di quello dei pazienti con nodulo a basso rischio, indicando che la presenza di un nodulo tiroideo ad alto rischio si associava a manifestazioni depressive e ad un livello di stress più elevato.
In particolare, il gruppo di pazienti con nodulo ad alto rischio mostrava una proporzione più elevata di somatizzazione (P=0,033) e di ansia (P=0,048), di tratti ossessivo-compulsivi (P=0,010), della sensibilità interpersonale (P=0,032), della depressione (P=0,036) e di altri fattori (alimentazione e sonno alterati) (P=0,008).
I risultati dell'SSQ-53 suggerivano che il livello di stress complessivo nei pazienti con nodulo tiroideo ad alto rischio era più elevato, incluso il dominio dello stress cognitivo, rispetto a quello dei pazienti con noduli tiroidei a basso rischio (P=0,003).
L'analisi di regressione logistica multivariata ha mostrato che l'età, il sesso e il punteggio totale SCL-90 erano fattori di rischio per i noduli tiroidei ad alto rischio.
Gli Autori concludono che i noduli tiroidei ad alto rischio sono correlati ad un peggior stato di salute mentale.

Quali sono le implicazioni di questo studio Questo studio ha confrontato lo stato di salute mentale dei pazienti con noduli tiroidei a basso rischio e quelli con noduli ad alto rischio; gli autori suggeriscono che vi sia una correlazione significativa tra noduli tiroidei ad alto rischio e peggiore salute mentale.
Tuttavia, questo studio presenta alcune limitazioni. I risultati di questa ricerca derivano da uno studio trasversale, che può dimostrare la correlazione tra peggior salute mentale e noduli tiroidei ad alto rischio, ma non può stabilire se vi sia un rapporto di causa ed effetto (cioè se lo stress o la peggior salute mentale possono influenzare l’insorgenza di noduli tiroidei ad alto rischio). Inoltre, il grado di rischio dei noduli era basato solo su criteri ecografici.
Lo studio può avere anche un’altra lettura: avere un nodulo tiroideo ad alto rischio rappresenta una fonte di alto stress; ne deriva che oltre a gestire i noduli sul piano tiroideo è necessario prendersi cura degli effetti psicologici negativi. La consapevolezza e il trattamento dello stress (https://www.stopstress.it) dovrebbero diventare parte integrante della gestione clinica del nodulo tiroideo ad alto rischio con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti.