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Vaccinazione contro Covid-19 e malattie della tiroide

Risposte alle principali domande sulla vaccinazione contro Covid-19 nei pazienti con malattie della tiroide

12 gennaio 2021 / Covid-19

Nei giorni scorsi sono arrivate numerose richieste di informazioni relative alla vaccinazione contro Covid-19 e la concomitante presenza di malattie della tiroide. Soprattutto i pazienti con malattie autoimmuni della tiroide, come la tiroidite cronica o di Hashimoto, hanno sollevato perplessità sulla sicurezza della vaccinazione che ci proteggerà contro Covid-19 chiedendo se potranno eseguirla. Sono pervenute anche altre richieste, per cui ho ritenuto opportuno rispondere alle domande in maniera organica.


Le malattie della tiroide rappresentano una condizione di priorità alla vaccinazione contro Covid-19?
Il 27 dicembre 2020, dopo l’approvazione da parte di EMA (European Medicines Agency, Agenzia Europea del Farmaco), è partita in Italia e in Europa la campagna di vaccinazione anti Covid-19. L’obiettivo della campagna di vaccinazione della popolazione è raggiungere al più presto l’immunità di gregge per SARS-CoV2. Il governo italiano ha stabilito che i vaccini saranno offerti gratuitamente a tutta la popolazione, secondo un ordine di priorità, che tiene conto del rischio di malattia, dei tipi di vaccino e della loro disponibilità. Le categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali sono: i) operatori sanitari e socio-sanitari; ii) residenti e personale dei presidi residenziali per anziani; iii) persone di età avanzata. Una malattia della tiroide, di per sé, non rappresenta, quindi, un motivo per accedere, in questa fase, alla vaccinazione contro Covid-19 secondo un criterio prioritario. Tuttavia, potrebbero verificarsi delle situazioni particolari, come ad esempio, una condizione di immunodeficienza in seguito a chemioterapia (ad es. inibitori delle chinasi, come Sorafenib o Lenvatinib) per un carcinoma della tiroide; in queste condizioni è consigliabile rivolgersi al centro oncologico di riferimento.


Il vaccino contro Covid-19 è sicuro per i pazienti con malattie della tiroide?
Tutti i vaccini prima di essere resi disponibili per le vaccinazioni sono sottoposti a test rigorosi da parte delle agenzie che svolgono la funzione di controllo che sono EMA (Agenzia Europea del Farmaco), in Europa e AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) in Italia. Al momento queste Agenzie hanno dato la loro approvazione a due vaccini contro Covid-19, quello prodotto da Pfizer-BioNTech e quello prodotto da Moderna. Prima di sottoporre i vaccini alla valutazione delle Agenzie Nazionali e Internazionali sono stati condotti studi clinici su migliaia di persone allo scopo di valutare se effettivamente sono in grado si proteggere da Covid-19 (efficacia) e se sono responsabili di effetti collaterali (sicurezza). Le malattie della tiroide sono molte frequenti e, sicuramente, molti dei soggetti coinvolti negli studi clinici avevano anche malattie tiroidee. Tuttavia, non sono emersi eventi avversi di rilievo collegati alla presenza di malattie della tiroide, sebbene siamo in attesa di conoscere tutti i dati relativi al vaccino contro Covid-19 e malattie della tiroide. In definitiva, così come per tutti gli altri vaccini disponibili, non sono emersi elementi che facciano ritenere che le persone con malattie della tiroide non possano essere sottoposte con sicurezza alla vaccinazione contro Covid-19.


La vaccinazione può causare malattia?
Alcune persone dopo la vaccinazione potranno avere dei sintomi lievi come dolori muscolari o un modesto rialzo febbrile. Questi sintomi sono la risposta del nostro organismo al vaccino e non sono causa di malattia

(Fonte: Ministero della Salute, British Thyroid Foundation)